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PATAGONIA COAST TO COAST
BRASILE, ARGENTINA, PARAGUAY, CILE

Un viaggio in bicicletta di ben 8.192 km tra Brasile, Paraguay, Argentina e Cile. Ad affrontarlo due esperti cicloturisti che hanno unito le loro più grandi passioni, la bici e le terre lontane, in quest'avventura alla fine del mondo. Paolo ed Enrico, questi i loro nomi, partiranno dalle meravigliose Cascate dell'Iguazú per arrivare ad Ushuaia, la città più a sud del mondo, attraversando la vasta pianura della Patagonia argentina. Al ritorno pedaleranno invece sulla Cordigliera delle Ande Cilene da Punta Arenas a Santiago del Cile, dove si concluderà il viaggio.

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Gauchito Gil

By on Novembre 25, 2016

Pedalando da Posadas a Santo Tomè ci imbattiamo casualmente in una piccola costruzione rossa sgargiante, in un primo momento abbiamo scambiato la costruzione per un chiosco dove poterci rifocillare con qualche cosa da bere, ma poi scopriamo trattarsi di una piccola cappella, dedicata a….

Antonio Mamerto Gil Núñez, diventato famoso come il “Gauchito Gil”.

Gauchito dopo avere combattuto nella guerra della Triple Alleanza contro il Paraguay (1864-1870), fu reclutato dal partito Liberale – i “Rossi”- per combattere nella guerra civile contro il partito Autonomista – i “Celesti”. Ritenendo il conflitto insensato, perché avrebbe dovuto combattere una guerra che lo vedeva costretto ad uccidere un fratello? Gauchito disertò e si rifugiò sulle montagne cominciando a rubare ai ricchi per dare ai poveri di cui, oltretutto, si prendeva cura.

Fu catturato è accusato di diserzione e, come voleva la consuetudine, sarebbe dovuto essere fucilato seduta stante. Quando il popolo venne a sapere della cattura di Antonio, si mobilitò e ottenne la grazia, ma mentre la lettera di grazia era ancora in cammino, il plotone che stava scortando Antonio si fermò per giustiziarlo.

Al sergente che stava per ucciderlo, Gil disse che, una volta tornato a Mercedes, sarebbe stato informato che suo figlio era in punto di morte. Gli disse di invocare il suo nome per intercedere presso Dio per la salvezza del bambino, poiché il suo sangue innocente avrebbe potuto fare un miracolo.

Il sergente non gli credette e lo uccise. Arrivato a Mercedes, però, venne informato della grave malattia del figlio: si ricordò delle parole di Antonio Gil e lo pregò di salvargli la vita.

Il bambino sopravvisse e il sergente costruì una croce di legno e la portò nel posto in cui aveva ucciso Gil, chiedendogli perdono. In quello stesso posto sorse il santuario dove tuttora accorrono i devoti del Gauchito Gil.

Il piccolo santuario che abbiamo davanti è pieno zeppo di “ex voto“: lattine di birra, bibite scarpe, semplici bottiglie d’acqua.

Le sigarette, oltre a trovarne ordinate accanto ad un accendino, servono come incenso.

La tradizione vuole che, passando accanto ad un luogo dedicato al Gauchito Gil, si porga un saluto in modo tale da poter ricevere la sua benedizione.

Hasta luego Antonio Mamerto Gil Núñez… Ci vediamo lungo la strada

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Novembre 25, 2016

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